Nel pieno di un’emergenza sanitaria non tutti hanno voglia di approfondire temi macabri trattati in maniera leggera, lo so. Allo stesso modo sono consapevole che forse neppure alcuni lettori vorranno buttarsi a capofitto nell’atmosfera fetida che di solito promana dalle paginette candide di questo blog. Eppure io non so scrivere d’altro. Gli speciali sul Covid-19 lasciamoli agli esperti, non fingiamoci virologi perché sembra che sia una specializzazione molto diffusa, soprattutto sui social, da qualche settimana a questa parte. Dicevo che qui si parla dell’amico di una vita, il death metal. E lo faccio, con immenso piacere, ospitando una band che adoro, che ha esordito a fine 2018 su cassetta e cd con due etichette fantastiche. A voi i Ferum, di cui vi ho già parlato nei miei resoconti di due concertoni tanto belli, ma tanto belli che vi meritate una pacca sulla spalla se ve li siete persi con coscienza e volontà. [English version by Lorenzo Tosatti HERE] [F]
