Intervista ai Consumer

Ricostruire il mio rapporto con la Sicilia è piuttosto semplice. Basta rammentare quali gruppi passati sulle riviste metal più o meno tra il 2008 e il 2011 possono aver suscitato l’interesse di un ragazzotto lucano senza internet veloce. Sicuramente c’erano Beasts of Torah, Cadaver Mutilator, Golah, Guru of Darkness, Necrass, Untory, Fangtooth, vado a mente. Solo in seguito ho avuto modo di approfondire i big, vecchi (Inchiuvatu, Heretical, Schizo) e nuovi (Bunker 66). Da allora le cose sono radicalmente cambiate. Una marea di band è morta, ma ne sono anche nate un bel po’. Parlando di scena siciliana odierna, sapete già molte cose se avete letto i miei precedenti colloqui con Malauriu, Krigere Wolf, Nerobove, Fordomth, Humanity Eclipse e Tifone Crew (senza dimenticare che anche altri soggetti, geograficamente ubicati altrove, hanno sangue siculo, come Mirko dei Coexistence oppure Giorgio di Assumption e Dolore). Ebbene, sempre nell’orbita di Tifone Crew gravita questo progettino a modo, nuovissimo e con le intenzioni molto chiare. Lascio la parola ai Consumer, perché altrimenti torno a dilungarmi sui ricordi, a cui credo non freghi un cazzo a nessuno [F]

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Intervista ai Fordomth

Se vi sentite frustrati, bloccati, intrappolati in un limbo, in una scatola minuscola che non vi lascia muovere neanche un muscolo, pensate ai Fordomth. Loro hanno finito le registrazioni del loro primo album nell’estate del 2015. Da allora non hanno trovato pace e solo pochi mesi fa, a fine 2018, I.N.D.N.S.L.E. ha visto finalmente la luce. Ovviamente in tre anni il mondo può cambiare radicalmente… e puntualmente l’ha fatto. In particolare tra turnover di musicisti e nuove canzoni che nel frattempo sono differenti da quanto fatto nell’album, comprensibilmente questo gruppo siciliano poteva lasciarci le penne. Invece è ancora qua e leggerete come c’è già molto materiale pronto. Aggiungo solo che per me I.N.D.N.S.L.E. è stato uno degli ascolti più frequenti degli ultimi mesi, una presenza opprimente e onnipotente. Sentiamo dalle parole dei ragazzi catanesi come sono andate le cose. [F]

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Intervista ai Formalist (doom, sludge, noise – Italia)

Formalist

Ragazzi, mi sono buttato. Ho ascoltato No One Will Shine Anymore e mi ci sono tuffato dentro, di pancia. Come non rimanere sfigurati dopo un disco del genere? I Formalist sono esordienti solo sulla carta perché in formazione hanno gente del calibro di Ferdinando dei Forgotten Tomb alla voce, Michele dei Viscera/// alla chitarra (il loro ultimo disco è tra le cose più belle uscite dall’Italia più estrema), Nicola e Riccardo dei Malasangre (rispettivamente basso e batteria). Li ringrazio per aver arricchito questo umile blog delle loro parole. [F]

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Intervista agli Abstracter (metal, California)

Abstracter logo 2

È stata un’intervista stranissima, quella che state per leggere. Oltremodo entusiasmante, piena zeppa di passione, un calcio in culo al politicamente corretto che impera anche nella musica estrema, ma devo ammettere che mi sono trovato in difficoltà a non sapere chi dei californiani Abstracter avrebbe risposto alle mie domande. Ok, qualche risposta posso intuire da chi è stata data, ma le altre? Hanno risposto collettivamente a tutte le domande? Oppure singolarmente? Oppure ancora alcune insieme e altre da soli? Mi sono un po’ confuso, forse non avrei dovuto, ma se avvertite un senso di spaesamento e di qualche frase discordante tra singolare/plurale… beh ecco, è dovuto a questa vicenda. E pensare che se solo questi ragazzi avessero voluto, avrei potuto sommergerli di altre decine di domande, su vari aspetti della loro vita al di fuori della band, ma non hanno voluto. Pace. Quello che troverete qui sotto è puro succo di Abstracter: piedi per terra e tanta qualità. Non avevo dubbi che sarebbe uscita fuori un’intervista molto intelligente. [F]

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