Intervista ai Vision Deprived

Carlo Altobelli è un personaggio che dovete conoscere. Non lo dico tanto per dire, è proprio una presenza di cui non potrete fare a meno nel vostro rapporto con la musica estrema italiana, che siate musicisti o semplici ascoltatori. Dopo un’intervista sul suo Toxic Basement Studio, è il momento di approfondire tutto l’approfondibile di una sua nuovissima creatura estrema, i Vision Deprived. Se le parole scritte non vi bastano, date un ascolto a questa puntata sanremese del podcast SSMQSSM, ossia Si stava meglio quando si stava metal. [F]

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Intervista ai Thulsa Doom

L’avevo scritto anni fa, lo sto ribadendo ora e spero di ripetermi anche in futuro. I Thulsa Doom sono un gruppo fantastico, in vetta alle miei classifiche personali del genere. Death metal della miglior specie. Qualche mese fa è uscito il loro secondo album, A Fate Worse Than Death, per Invictus Productions. Avevo già spremuto a sufficienza i ragazzi romani nel 2019, quindi ripartiamo dall’intervista precedente e immergiamoci in quella nuova. [F]

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Intervista ai Maze of Sothoth

Stessa spiaggia, stesso mare. Stessa label, stessa carneficina. È un po’ la storia della vita dei Maze of Sothoth, cresciuti esponenzialmente con un album che definire cosigliatissimo a tutti, da 0 a 99 anni, è pure poco. Extirpated Light esce a sei anni abbondanti dal suo predecessore, sempre su Everlasting Spew Records. E chi si sarebbe aspettato un sodalizio così solido? Chissà se i ragazzi della band si sarebbero aspettati di essere così in forma dopo tutti questi anni da Soul Demise, ancora accompagnati dall’intelligenza strategica di Giorgio. Andiamo a scoprirlo con le parole di Fabio Marasco, chitarrista e leader dei Maze of Sothoth, e in piccola parte di Cristiano Marchesi, bassista e cantante. [F]

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Intervista agli Hellcrash

Sì, ho notato anche io che nel 2023 si sono avvicendate interviste non canoniche, lontane da certi troiai che però a me fanno impazzire. È arrivato il momento di recuperare (e di perdere la faccia) con gli interessi. Direttamente dalla ridente Santa Margherita Ligure, gli Hellcrash gonna get you, no matter how far. Non aggiungo altro perché si parte dagli albori, tra miti e leggende. Probabilmente gli scambi qui in basso diverranno storia del pensiero filosofico moderno, ma restiamo umili. Oltre al silente batterista Nightkiller, i protagonisti dell’intervista sono L.C. Hellraiser (cantante/chitarrista) e F.T. Skullcrusher (bassista). [F]

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Intervista agli Aspartame

In questo periodo mi sento in vena di ascolti più o meno originali, a tratti lontani dal tipico metal estremo di cui leggete su queste pagine. Ma dopo qugli amabili compagni di nerdate dei Megasole e dopo il capropunk (acustico) degli Ulth, si torna a pestare duro con… Aspartame. Le coordinate sono intriganti: grindcore, industrial, musica tropicale, testi densissimi. Profondità e ironia, amarezza e dolcezza. Per ora solo un demo uscito nel 2021, ma io su questo gruppo stranissimo punto forte. [F]

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Intervista ai Megasole

So già che i boomer diranno che i giovani d’oggi non sanno cosa fare per farsi notare, anche un videogioco, e la musica? E il sudore? E le corna del rock? E basta, per la madonna. I Megasole (che poi giovanissimi non sono, siamo più o meno coetanei) sono originali e hanno una progettualità precisa che va oltre la routine pigra. Hanno idee chiare anche rispetto ad altri temi, il che me li rende pure simpatici. Oltre che fighi soprattutto. Giocatene e ascoltatene tutti! Lascio la parola agli artefici di tutto ciò: Tommaso Busatto e Carlo Giacomel. [F]

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Intervista agli Ulth

Appena ho saputo che Walter dei Totenwagen stava tornando con nuova musica, ho dovuto necessariamente intervistarlo. La brillante, gustosa e ironica chiacchierata di qualche tempo fa è una delle mie preferite ed è ancora online. Vi consiglio di leggere quella, prima di proseguire nel mondo originale degli Ulth. Vi lascio il link qui. Quando avete finito, vi aspetta un altro sfizioso squarcio nel mondo slabbrato (eppure lucidissimo) di un gruppo estremamente interessante. [F]

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Intervista ai R.O.T.S.W. (Rise Of The Stateless Wolf)

Mi domando quale dovrebbe essere lo scopo di un piccolo blog di campagna, se non quello di far emergere lati inediti della musica che amiamo. Ecco, un latuccio, un laterello, sottile sottile per ora, sono i Rise Of The Stateless Wolf, spesso abbreviati in R.O.T.S.W. Per chi bazzica l’underground, i collegamenti con Heathen Lifecode e Anthropoetics potrebbero essere molteplici. Parola ai misteriosi conponenti, il cui recente secondo lavoro, Year Of The Snake, è davvero una fiammella di ispirazione nel panorama italiano. [F]

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Se non ami i videogiochi godi solo a metà: Master Boot Record + Goto80 + Arottenbit, 2 dicembre 2022, Traffic Live, Roma

Ma godi talmente tanto che, come si dice tra noi meridionali, metà basta! Dato che il giorno prima avevano suonato in zona i Nile e i Krisiun, i metallari della Capitale possono passare un venerdì piovoso con il portafogli più leggero e la coscienza pulita. Devono solo presentarsi alla corte di Master Boot Record. E lo fanno in modo nutrito, tanto che il Traffic è insolitamente popolato già alle nove e tre quarti, quando iniziano gli artisti in apertura.

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