Ricostruire il mio rapporto con la Sicilia è piuttosto semplice. Basta rammentare quali gruppi passati sulle riviste metal più o meno tra il 2008 e il 2011 possono aver suscitato l’interesse di un ragazzotto lucano senza internet veloce. Sicuramente c’erano Beasts of Torah, Cadaver Mutilator, Golah, Guru of Darkness, Necrass, Untory, Fangtooth, vado a mente. Solo in seguito ho avuto modo di approfondire i big, vecchi (Inchiuvatu, Heretical, Schizo) e nuovi (Bunker 66). Da allora le cose sono radicalmente cambiate. Una marea di band è morta, ma ne sono anche nate un bel po’. Parlando di scena siciliana odierna, sapete già molte cose se avete letto i miei precedenti colloqui con Malauriu, Krigere Wolf, Nerobove, Fordomth, Humanity Eclipse e Tifone Crew (senza dimenticare che anche altri soggetti, geograficamente ubicati altrove, hanno sangue siculo, come Mirko dei Coexistence oppure Giorgio di Assumption e Dolore). Ebbene, sempre nell’orbita di Tifone Crew gravita questo progettino a modo, nuovissimo e con le intenzioni molto chiare. Lascio la parola ai Consumer, perché altrimenti torno a dilungarmi sui ricordi, a cui credo non freghi un cazzo a nessuno [F]
