Intervista agli Inverted Matter

Crudi, sinceri, immediati. Gli Inverted Matter hanno fatto un album molto appassionante. Death metal, parliamo sempre di quello, ma la storia del gruppo italiano è stata frastagliata e ho voluto approfondire la loro conoscenza. Poche chiacchiere, una volta tanto, e si va subito al sodo. Risponde alle domande Andrea Tocchetto, chitarrista e fondatore. [F]

Harbinger ha un approccio che si può definire scientifico e si concentra sul trilobite. Nel metal, di recente, è stato tributato anche dai Thecodontion con una grafica pazzesca. Per tutti i bambinoni più o meno della mia età, il primo trilobite mai visto è Kabuto, un Pokémon fossile. Insomma, i riferimenti sono molteplici. Parlatemi di questa scelta tematica e del titolo del disco. Volevamo fare qualcosa di diverso dal solito dalle tematiche classiche del death metal, e a tavolino abbiamo deciso di parlare del trilobite.Se fai attenzione alla fine di Missing Link su Detach il brano parla di un fossile di un trilobite calpestato da un sandalo, e lì Paolo si è armato di pazienza ed ha cominciato a documentarsi sulle trilobiti. Abbiamo anche pensato che magari in un futuro il nostro lavoro potrebbe essere usato come spunto per qualche ricerca sulle trilobiti.

Musicalmente che differenze (o affinità) avete voluto rimarcare con le vostre precedenti uscite, anche comprendendo gli Inverted? In diversi punti mi sembra più diretto di Detach, in altri più tecnico.
L’idea è quella di fare un disco diverso ogni volta per cui cerco di evitare di ispirarmi al disco precedente, Harbinger è un nuovo capitolo.

Quando è nato Harbinger? E soprattutto, visti i frequenti cambi di formazione, chi ci ha messo lo zampino? Diversi membri dovrebbero essere entrati in formazione solo nel 2020, a quanto leggo.
Harbinger è nato subito dopo l’uscita di Detach. Nel 2017 io e Jason [Nealy, chitarrista] abbiamo cominciato a scrivere assieme e dopo è entrato Marco (il batterista). Ci siamo messi a lavorare nel nostro studio e scambiare idee. Su questo album sono presenti tre brani scritti da Marco che sono stati determinanti per il risultato finale rendendo l’album ancora più “Inverted Matter”.

Dal punto di vista delle registrazioni e della produzione, che esperienza è stata? Avete fatto tutto con Jason, immagino sia un bel vantaggio.
Sì, Jason si è fatto in quattro per registrarci tutti e fare il mix. Come dicevo prima, ci siamo appoggiati dal Badrum studio ad Asolo a pochi chilometri da casa. I brani li abbiamo registrati in one take per quanto riguarda le chitarre e batteria e non sono stati usati trigger o sampling.
La batteria è stata registrata in stile “Led Zeppelin” mentre per chitarre e basso abbiamo usato amplificatori e finali Simms Watt e ADA mp1 classic rigorosamente originali. In alcune parti ho usato il talkbox. Ci sono stati anche un paio di spostamenti di studio che hanno rallentato di un po’ il processo di mix, ma alla fine ci siamo arrivati! Una menzione anche a Gabriele Gramaglia che ci ha fatto il master per la versione in vinile del disco.

Come avete lavorato per evitare le grane già avute con la pubblicazione di Detach? Uscire per Avantgarde Music (Unorthodox Emantions) non è niente male, direi.
Di che grane parli? Detach lo abbiamo fatto uscire prima autoprodotto (per nostra testardaggine) in seguito Lethal Scissors lo ha ristampato nel 2019 dando visibilità maggiore al nostro lavoro. Per quanto rigurada Unorthodox Emantions ci ha contattato Andrea Bosetti chiedendo se eravamo interessati e ovviamente ho detto di sì! Andrea ci segue praticamente dall’inizio dell’universo Inverted, da Point Of Crossing, e l’idea che ci producesse con una sua nuova etichetta apoggiata da Avantgarde ci ha entusiasmato parecchio.

Per me Detach è stato uno shock sin dalla copertina. Le cimici mi fanno rivoltare lo stomaco e trovare un insettone enorme in copertina mi ha seriamente turbato. Grazie, è stato un vero piacere! Tornando seri, dopo oramai 5 anni dall’uscita originaria di Detach e 3 dalla ristampa di Lethal Scissor, che ne pensate di quell’album? Oggi quel disco ha avuto giustizia?
A Detach ci sono legato sentimentalmente, in quel periodo mi ero praticamente trovato (a livello musicale intendo) da solo e ho dovuto ricominciare da zero. Poi ad una festa dell’ ultimo dell’anno ho chiesto a Jason se gli interessava fare qualche assolo su Detach e dopo tipo due prove aveva praticamente imparato il disco. A questo punto ci siamo muniti di birre e gammy e abbiamo registrato le chitarre ritmiche e gli assoli.

So che sono passati anni, ma è doveroso chiedervelo: come si lavora con Mike Smith, un pezzo di storia del death metal coi Suffocation? Vi ha “solo” suonato la batteria sul disco o è stato più coinvolto in altri aspetti?
Con Mike ci si sentiva ogni settimana, anche quasi ogni giorno per discutere dei brani e dove fare modifiche, ascoltare e riprovare, ci ha insegnato un sacco di cose a livello compositivo e ne siamo grati. I pezzi che gli mandavo fatti con la drum machine li ha stravolti completamente con le sue parti (in meglio ovviamente) rendendo tutto piu dinamico, e di conseguenza ho dovuto riscrivere e aggiungere parti un po qua e la.
Ancora ci sentiamo e si interessa dei progressi degli Inverted Matter e di questo ne siamo onorati.

Avete una storia piuttosto lunga e varie incarnazioni. Ora ce ne occupiamo. Cosa vi siete portati dietro tra Cyanide Christ, Inverted e Inverted Matter? Un qualcosa che vada oltre il singolo musicista che c’è sempre stato in tutte e tre le esperienze, magari.
Qualche riff qua e là, e l’attidudine birra e gammy.

C’erano stati gli Inverted di The Shadowland negli anni Novanta. Li conoscevate quando, da Cyanide Christ, avete cambiato il nome proprio in Inverted? Paura di essere un po’ presi di mira dai nostalgici di quella bellissima band?
Sinceramente non ne conoscevo l’esistenza, il nome Inverted era ispirato alla prima traccia dei Gorguts su From Wisdom to Hate, poco dopo aver cambiato nome in Inverted mi contattò su Myspace un membro degli Inverted svedesi per farmi notare che c’erano già. Se si controlla su Encyclopedia Metallum casi di omonimia ce ne sono a centinaia, se non a migliaia, e non si può pretendere che tutti ti conoscano.

Su Bandcamp, un fan ha comprato il secondo album Inverted commentando: “Morbid Angel meets Immortal Blizzard Beasts flourishes”. Siete d’accordo?
Age of Harvest è stato scritto assieme ai fratelli Scriminich che sono dei gran cultori del black metal, mentre io sono decisamente orientato al death quindi si ci può stare!

Come mai i dischi Inverted non sono sulla pagina Bandcamp di Inverted Matter, né su Spotify? Volete rimarcare la differenza tra le due esperienze? O non vi rappresentano più?
C’erano, ma li ho rimossi per non fare confusione con gli Inverted Matter. Sarebbe bello che venissero ristampati dandogli una visibilità maggiore. Le etichette che li avevano prodotti sono entrambe defunte.

Tra l’altro il primo album Point of Crossing non lo trovo veramente da nessuna parte. Ce lo descrivete? Per lasciarne una traccia ai posteri, ecco.
Disco crudo con songwriting abbastanza base, ma comunque è stato divertente registrarlo tutti insieme!

Che non si sappia quasi nulla di Cyanide Christ, invece, è forse più normale. Solo una demo, nel lontano 2007. Che periodo è stato per voi? E chi cazzo si ricorda del 2007!

Seguite i Gorrch dei vostri ex membri, Alessandro ed Enrico Scriminich? Nel 2020 hanno fatto un ep memorabile. Ma in genere i vostri vecchi compagni di band, a parte loro, sono piuttosto fermi. Come ve lo spiegate?
Certo! Con Enrico e Alessando ci sentiamo periodicamente per qualche birra e per scambiarci i dischi, mentre con Daniele (il bassista live nonchè mente dei Chelmo assieme al fratello) mi sento spessissimo. Pensa che mi ha fatto da compare al matrimonio. Hanno un altro tipo di operatività loro e comunque non avendo social non sai mai quali sorprese stanno preparando. E tutto cio è molto figo.

È curioso, a proposito di ex, che alcuni di loro siano più che altro musicisti black metal. A voi piace il black? Avete mai pensato di inserirlo seriamente nella musica Inverted?
Quello che piu di tutti mastica black è Marco, al secondo posto ci sono io che ogni tanto qualcosa me lo sparo volentieri? ma comunque resto sempre fermo sui gruppi storici anni 90! Sinceramente non abbiamo mai pensato di metterlo dentro nel sound Inverted Matter.

Non siete dei tipi che usano molto i social network, o sbaglio? La vostra pagina Facebook ha solo post molto essenziali.
Infatti, death metal e social network sono una cosa che assieme fanno raccappriccio. Lo so, fa molto boomer questa esternazione, ma non vedo perchè devo impiegare il mio tempo a fare contenuti ogni tre giorni. I social sono come una palestra dove tutti urlano: “Hey questo è il mio disco vieni ad ascoltarlo!” “Guarda che belle che sono le nostre magliette” “Oggi il nostro bassista è andato a cagare tre volte!!” vuoi farti sentire di più? Allora paghi e hai piu visibilità. La cosa sta un po’ scemando? Sembra che le band si preoccupino di più a fare il pacchettino EP, maglietta e grafica che impiegare più tempo al songwriting.

Capitolo live. Ci sarà mai una nuova vita concertistica per voi Inverted Matter? Negli ultimi due anni ci sono stati problemi importanti a livello globale e l’ultimo vostro live, stando alla pagina Facebook, risale al febbraio 2020 con gli Psychotomy. Non vi piace suonare dal vivo oppure ancora le cose devono rimettersi in moto per voi? Abbiamo una data il 28 di febbraio con Putridity e Hateful a Lonate ceppino, ci ha contattato Nicolò della Necrotheism Productions. A dire il vero ci aveva contattato anche quest’estate per aprire agli Artificial Brain, ma non eravamo pronti. Ora dobbiamo organizzare per i live, ma conta che per noi suonare ha un costo a livelli di tempo e denaro (come tanti gruppi). Due di noi sono già “figlio-muniti” e con mogli che lavorano a turni che sappiamo anche una settimana prima qundi le priorità vengono date alla famiglia in primis. Una trasferta ci viene a costare un bel po’, se poi ci aggiungiamo che dobbiamo anche prenderci ferie allora a volte il gioco non vale la candela. Capisco che è un po’ spararsi nei coglioni, ma non ci paghiamo le rate del mutuo, benzina bollette e spesa con il death metal. E non puoi neanche pretendere di chiedere cifre assurde ai locali.

Il pezzo migliore che avete scritto fino ad ora? Insomma, il vostro biglietto da visita.
Sicuramente un brano del disco nuovo!

Chiacchierata da fan a fan. Sentito qualcosa del nuovo Antropofagus? Vi sta piacendo? A parte quello, consigliatemi qualche altro bel gruppo death metal che ha la vostra benedizione e ci salutiamo!
Certo! Disco che spacca, lo sto ascoltando giusto in questi giorni! I Vitriol hanno alzato l’asticella del death metal secondo me, non sentivo una cosa così brutale e cruda da tempo!

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