Chi si rivede! Formazione nuova di pacca per gli Urn, che oggi vedono oltre allo storico Suphur gente che fa parte di Sacrilegious Impalement, Evil Angel, Front e i pazzerelli Frankie and the gator. Un back ground molto vario, devo dire, ma solo i primi due sono carne succulenta. È rischioso un ritorno sulle scene a ben nove anni da Soul destroyers, che non era il massimo, ma aveva una copertina da appendere di soppiatto sul letto della nonna. In realtà il loro album da avere a tutti i costi è il diabolico 666 Megatons, quelli dopo -con produzione più moscia e canzoni meno brillanti- hanno semplicemente cercato di reggere la botta. Capite bene che parlare di continuità è quasi impossibile se solo nel 2017 gli Urn arrivano al quarto album, dopo vent’anni di carriera.
Inaspettatamente The Burning tiene fede al suo titolo: pretazzi arrostiti nelle profondità dell’inferno, con immagini fornite gentilmente da Rok dei Sadistik Execution. Cancellate dalla faccia della terra l’introduzione banalissima e godete del resto, un buffet di carne di caprone, quello che stava in copertina ai dischi dei Venom, e tanto, tanto alcol in tavola. Sarà la lontananza temporale, sarà che nel frattempo sono usciti migliaia di album affini e migliori, ma gli Urn mi sembrano meno estremi che in passato. Non mi prendete per pazzo: c’è qualche accenno di melodia in più. Minimo eh. Meno black e più speed/thrash, in sostanza. Meno Bathory prima maniera, più Motorhead e Sodom, ma attenzione alla vena epic metal di Morbid Black Sorrow, della title track e di Wolves of Radiation. Anche gli Urn sono cresciuti e migliorati tecnicamente, rendendosi estremamente appetitosi e al passo coi tempi, rallentando spesso e volentieri. Per gli amanti del genere è un periodo d’oro perché esce assieme ai nuovi di Bonehunter e Invocation Spells.
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[…] the Urge: nove anni. Shaarimoth: dodici anni. Leng Tch’e: sette anni. Urn: nove anni. Death Toll 80k: sei anni. E infine Arkhon Infaustus: dieci anni. Tutte queste buone o […]
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[…] di nostalgia e sempre più spesso è a causa di dischi del genere. Ultimamente i Desaster, gli Urn, i Bonehunter e gli Invocation Spells hanno ribadito come si può continuare ad essere dei leader, […]
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